ha risposto alla grande con una bella cornice di pubblico. Di Fronte due squadre cugine e allestite entrambe per essere protagoniste del girone e lottare per la vittoria finale. Delle due chi non ha deluso le attese e' stato sicuramente Lo Spinea che ha fatto suo alla grande il primo derby stagionale e lo fa forte di un intelaiatura di gioco ieri nettamente superiore alla Robeganese. Lo Spinea " ha avuto il merito di tenere in mano il match per tutto l'incontro " cosi cita Paolo Lazzaro del Gazzettino e noi non possiamo essere che d'accordo. Per il Robegano troppo poco solo un tiro di Rizzato che si e' stampato sul montante tiro che e' rimasta l'unica occasione dell'incontro. Nella prima frazione la squadra di Vecchiato( ieri squalificato ) ha badato piu' a distruggere le trame ad ampio respiro dei locali e a chiudere gli spazi che a costruire qualcosa di buono. La squadra ospite e' apparsa subito fuori partita con uomini che dovrebbero essere protagonisti imballati forse dai carichi atletici, Cosi dietro Caramel ha palesato qualche difficoltà cosi in mezzo Fuxa e' apparso spaesato. Ma questi giovanotti hanno stoffa e sicuramente una volta smaltita la fatica si faranno valere. Quello che preoccupa invece e' lò'assetto mentale e tattico del tutto assente ieri. Per noi la Robeganese verrà fuori e sicuramente sara' protagonista ma ad oggi c'e' molto da lavorare. Pero' bisogna anche dar merito alla societa' di Scopece per aver sciorinato azioni lineari e aver provato sino alla fine a raggiungere il risultato pieno. C'e' riuscita soprattutto grazie alla vivacità del suo centrocampo dove un punto luce e' apparso Parpaiola e soprattutto alla efficacia dei suoi avanti sempre pericolosi. Al gol del subentrato Pasquali sono susseguite azioni pericolose e soprattutto una ghiotta ma poco fortunata da parte di Lorenzetto fermato da una prodezza in uscita dall'estremo Barbazza. Allo Spinea match e i tre punti ottenuti attraverso il gioco , alla Robeganese gli auguri di riprendersi presto da un letargo tipico degli anellidi.
ILPIPPOCALCIO – Dal nostro inviato Siro il Palmiro