La “grande Mestre” manda i giovani a Mogliano Due distinte società, ma un unico diesse. I “baby” si formeranno in Eccellenza, al Baracca la serie D MOGLIANO.
Il dado è tratto. Come quando all’inaugurazione di un monumento viene svelato il drappo che lo copre, ieri Stefano Serena, presidente del Mestre calcio, Ignazio Guerra, presidente della Mestrina 1929 e Marco Gaiba, presidente dell’Unio Pro, hanno finalmente rivelato il progetto che negli ultimi giorni ha occupato le testa dei tifosi mestrini e moglianesi e animato i loro sogni o incubi. Supporters arancioneri che hanno gremito la sala del Novotel dove è stata indetta la conferenza stampa, protagonisti poi di un appassionato dibattito. Un “progetto Mestre” imprenditoriale che ha un obiettivo, mettere insieme (con operazioni societarie ma non si parla mai di unione o fusione rispettando i regolamenti della Lega) un gruppo di professionisti gestiti dai tre imprenditori nominati con capacità e competenze diverse tra loro, per perseguire un piano comune, progetto metropolitano che comprende Mestre e anche i comuni che corrono lungo il Terraglio, Mogliano e Preganziol. Creare un assetto societario credibile, solido e serio. Si parte da due distinte società, ma un solo punto di riferimento. Un solo ds, un solo responsabile del settore giovanile (con un bacino di utenza che parte da 1200 bambini, il complesso delle tre società). Tutto legato all’utilizzabilità dello stadio Baracca. La cui salvaguardia è stata messa in agenda da tutti i candidati sindaco del comune di Venezia. Ma l’avvocato Gianmaria Daminato, invitato per l’occasione, evidenzia le difficoltà di poter utilizzare lo stadio Baracca, terreno di gioco non idoneo secondo le normative federali e ancora vincolato ad un fondo immobiliare privato Est Capital, commissariato, non più di proprietà comunale, anzi alienabile quanto prima secondo la volontà del commissario Zappalorto e dello stessa EstCapital. Alla disponibilità del terreno di gioco comunale, quale esso sia a Mestre, sono legati tre distinte strade per lo stesso progetto. Nella prima ipotesi, con Baracca idoneo, una squadra militerà in eccellenza, giocando a Mogliano, sarà formata da giovani che dovranno dimostrare di meritarsi il posto in prima squadra, che giocherà in serie D a partire dalla prossima stagione, costituita da giocatori di spessore, che punterà ai vertici del campionato per raggiungere i campionati professionistici e che dovrebbe giocare a Mestre. In una seconda ipotesi rimane tutto come prima con Mestre, Mestrina in eccellenza e Mogliano in serie D, con l’intenzione di mantenere le categoria in attesa di tempi migliori. Ultima opportunità Union Pro e Mestre entrambi a Mogliano alternandosi nel terreno di gioco del Terraglio. Ma tutte le squadre, anche il settore giovanile, come da tempo Stefano Serena ricordava, avranno nelle maglie la scritta Unicef. Alessandro Torre 23 maggio 2015
ILPIPPOCALCIO – Red-azione dalla Tribuna di Treviso