Attesa perche' sin da luglio si parla delle due squadre come quelle sicuramente protagoniste del torneo, attesa perche' un derby e a testa perche sulla panchina ci stanno due allenatori che distano dalle proprie abitazioni solo 50 metri.
La direzione di gara viene affidata ad un arbitro del ruolo scambi il sig Arace di Lugo di Romagna. (voto 4 , non concede due rigori nettissimi alla Liventina, gli episodi sul video) . L' intento di Marchetto e' quello di puntare all'intera posta in palio e si capisce subito dallo schieramento tattico molto offensivo.4 - 3 - 1 - 2 con l'utilizzo della punta Cattelan sin dall'inizio.
L'intento e' quello di imporre il prorpio gioco fatto di trame orizzontali ed utilizzo di incursione per vie centrali. Ma Mr. Marchetto non fa il conto con la scarsa vena dei suoi giocatori che ieri hanno dato un segnale preoccupante. Gioco impacciato a tratti inesistente, un batti e ribatti a centrocampo, dove non si e' intravista alcuna via di sbocco. Gia' dalla gara esterna di Favaro si e' capito che qualcosa non va nell'undici Mottense.
Non entriamo nei dettagli della cronaca, ma per vedere una bella gara occorre che si affrontino due compagini che giocano a calcio. Ieri qualche sprazzo di gioco si e' visto solamente da una parte, dagli uomini di Albino Piovesan.
Il Lia blocca sul nascere ogni velleità a Cattellan e soci e cerca di imporre il prorpio gioco con un uomo che e' l'emblema per tutti: Isacco Tegon, che ieri si e' dimostrato un vero motore di centrocampo sia in interdizione che in fase di manovra, un vero leone soprattutto nel primo tempo la sua prova e' stata da 10.
Ma sarebbe riduttivo dare merito solo ad un giocatore , perche' ieri si e' visto un gran Benetton che ha messo in mostra tutto il suo repertorio fatto di dinamismo e ripartenze veloci e anche di pennellate vellutate. Lo stesso Cagno si e' dimostrato un vero baluardo difensivo per non parlare poi di Vettoretto vera spina nel fianco per gli uomini di Marchetto.
Solo il bolide da 40 metri di Gagno valeva il biglietto.
Vittoria indiscutibile in sostanza, dove la Liventina e' apparsa non all'altezza , qualcosa non va ...non servono i nomi per vincere i tornei. Ma occorre carattere voglia di lottare e disciplina tattica , quello che in definitiva ha fatto vedere ieri M.r. Albino Piovesan ed i suoi ragazzi
ILPIPPOCALCIO – Dal nostro inviato
