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Martedì, 30 Luglio 2013 10:15

Due parole ... Mr. Gino Veronese

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Gino-Veronesi

Mestre 30/07/13 Due parole con : Gino Veronese

Intervista a Gino Veronese classe 59 , centrocampista di qualità e quantità , settore giovanile al Perugia ,  che fece la fortuna di molte squadre dilettantistiche negli anni 80 , Professionista a Barletta e Spoleto.

Poi dilettante in particolare a Martellago e Quinto dove cominciò ad allenar restando poi nell'area trevigiana ed ottenendo promozioni con Ospedaletto e Castagnole, sfiorando recentemente per 2 anni di seguito i play-off in Promozione con Il Villorba

D. - Allora Mister cosa pensi della situazione attuale del calcio dilettantistico nelle nostre zone ?

R. - sempre più difficile. la situazione rispecchia il momento di crisi che attraversa la società italiana e l'economia in generale

D. - Tecnicamente meglio il calcio dilettantistico anni 80 o quello di adesso ? quali le differenze principali?

R. - Non vorrei offendere nessuno nel dire che ai miei tempi la tecnica aveva ancora la meglio sul fattore

fisico. ma oggi il calcio è un insieme omogeneo di questi due fattori, che d'altronde riflettono il calcio moderno.

D. - Ci sono differenze tra gli allenatori degli anni ‘80 e quelli di adesso, i metodi di allenamento sono cambiati ?

R. - Si va sempre più spesso vicini al professionismo, con le dovute differenze, visto che nel nostro mondo la parte

più massiccia è composta da giocatori che lavorano (e questa è una fortuna) e che quindi l'aspetto ludico è ancora

dominante. gli allenatori sono sempre più preparati e quindi il lavoro è sempre più aggiornato e di qualità.

D. - Essere stato un bravo calciatore aiuta a diventare un bravo allenatore?

R. - Non credo ci sia relazione fra le due cose, gli esempi sono tanti, anche se verrebbe da pensare il contrario

D. - Qual è la cosa più difficile per un allenatore dilettante ?

R. - Il lavoro psicologico senza dubbio

D. - Torniamo e te , quale la più grosso soddisfazione da giocatore ?

R. - Indubbiamente tante nel mio piccolo, ma se devo dare una risposta dico che la a vita del professionista è una cosa bellissima

D. - E quella da allenatore ?

R. - Non le vittorie o sconfitte, ma il telefono che suona perchè le persone ti apprezzano anche se non alleni.

D. - Per concludere ti rivedremo in una panchina , magari finalmente nel veneziano ?

R. - Questo di sicuro non dipende da me. se suona il telefono io rispondo....non si sa mai

ILPIPPOCALCIO – Dal nostro inviato M.P.

Letto 1727 volte Ultima modifica il Martedì, 06 Agosto 2013 14:32
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