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Interviste

Interviste (6)

Martedì, 25 Maggio 2021 12:55

Mr. Massimo Muta, tanta voglia di ripartire

Scritto da

Fa sempre piacere incontrare Massimo Muta

Incontriamo un giovane

Giovedì, 07 Maggio 2020 15:16

Due parole con mister Luca Tiozzo Peschiero

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Ho iniziato 14 stagioni fa da Chioggia come preparatore atletico dell’A.C. Chioggia Sottomarina con Mister Ennio Dal Bianco, al quale devo tanto perché ha creduto in un poco più che ragazzo, inesperto, il Mr. un Uomo fantastico. Negli anni successivi sono arrivati Alessandro Renica ex libero del Napoli di Maradona, Andrea Manzo per pochi mesi e Marco Scarpa, mio compaesano ora con la Nazionale Italiana nelle vesti di Osservatore. Con loro ho avuto, dopo aver conseguito il patentino UEFA B, la fortuna di fare il Vice Allenatore. Con la mancata iscrizione dell’A.C. Chioggia Sottomarina passo dopo 5 stagioni di grandi emozioni nella mia Città, al Delta Porto Tolle, dove affianco Mr. Zuccarin Fabrizio. Un legame grande, che ci porta ad un secondo posto il primo anno e alla vittoria il successivo. In lega pro2 ci sono le 10 retrocesse (ultimo anno prima della C unica) e dopo il triste esonero del mister, collaboro con Mr. Paolo Favaretto, retrocedendo purtroppo ai play out a Forlì. Lì la famiglia Visentini mi propone di allenare la squadra, nel frattempo trasferitasi a Rovigo. Parte 6 stagioni fa la mia storia da “allenatore”. Poi Mestre, Abano, due anni a Matelica, e questa stagione all’Adriese

1) Ciao Mister come stai e come sta la tua famiglia in questo periodo “Covid19”?

Ciao, sto bene e stiano bene per fortuna anche Martina e la piccola Vittoria (2anni). Sono stati e sono mesi che ci hanno messo alla prova dal punto di vista dello stress psicologico, la quarantena soprattutto con Vittoria è stata dura, ma la salute c’è ed è la cosa più importante viste le morti che abbiamo visto in tutta Italia

2) Cosa pensi di questa situazione?

Penso a questa pandemia mondiale, ed ancora non ci credo. Tutti a casa? Mascherine? Guanti? Mai nel 2020 mi sarei aspettato una cosa del genere. Le uniche cose che mi potevano fare paura, potevano essere eventuali guerre, o nei singoli i tumori e/o malattie rare. Ma che un virus paralizzi la sanità mondiale e l’economia di conseguenza, questo faccio ancora difficoltà a realizzarlo.

3) Veniamo al calcio, partiamo dall’inizio se non sbaglio al Delta Porto Tolle

Dopo una turbolenta, incredibile e sfortunata retrocessione a Forlì nei play out di Legapro2 del Delta, Mario e Lorenza Visentini mi chiesero se me la sentissi di allenare. Potevano fare la C unica de ripescati o la D. Io dissi di si. Emozionantissimo. Eravamo primi nei ripescaggi, ci trasferimmo a Rovigo per trovare uno stadio “forse” più conforme alle strane regione della Lega... meglio avere i conti a posto o stadio perfetto??? Questa risposta io credo di averla ma i vertici del Calcio non credo... ma alla fine di un’estate di attese fu serie D!!!. Stagione difficile (esonerato e poi ripreso) ed emozionante con 10 vittorie finali e vittoria dei playoff del girone. Davvero una bella prima stagione.

4) Poi Mestre in D, subentrato a Mr. Feltrin. Stava andando tutto bene, ma poi una dichiarazione “strana” e ci fu l’esonero. Ci puoi spiegare che è successo?

Arrivai a Mestre, soli tre punti in classifica, ma grande entusiasmo di un presidente ed una Piazza che torna in D dopo anni un po’ tribolati. Squadra in difficoltà tecnica ma soprattutto visto i risultati in crisi psicologica. Trovo però un bellissimo ambiente e giocatori disponibilissimi. Bellissimo l’esordio 3-0 con il Belluno in casa. Poi tanto alti e bassi, ma siamo usciti dalla zona retrocessione. Con il mercato di dicembre, cerchiamo di sistemare le cose, gennaio ancora da “montagne russe” poi molti risultati consecutivi positivi. Fino al grande Derby con il Venezia, in “Casa” (che tristezza non essere riuscito a giocare al Baracca) dopo oltre 25 anni. 2-2 contro una grande squadra, ma Noi siamo stati grandissimi. A fine gara i giornalisti mi chiedono se stavo progettando il futuro con il presidente?! Io risposi che il presidente era già al corrente da un mese che io avrei lasciato. La verità, ne avevo parlato con lui, dopo un febbraio positivo in termini di risultati e a salvezza ormai vicina. Lui quella dichiarazione non la prese bene e mi caccio, ma la squadra era già ben salva e “vedeva” i playoff. Peccato.

5) Poi Abano, chiamato dal Direttore Maniero, ed una C sfiorata. Rigore sbagliato durante i supplementari dei playoff a Trieste. Sarebbe stata C? Parleremmo d’altro?

Stagione fantastica. Con giocatori ed il sottoscritto chiamati ad un rilancio. L’anno prima tra retrocessioni, esoneri e poche prestazioni positive io ed i miei giocatori volevamo riscattarci. Abano ideale. Tranquillità assoluta, non c’era l’assillo del risultato a tutti i costi. Abbiamo valorizzato Alexis Ferrante partito a gennaio per Brescia ed Andrea Nobile destinazione Piacenza. Nonostante queste assenze ci siamo tolti la soddisfazione di arrivare a quel rigore sotto una Curva Furlan stracolma. Sbagliato il rigore... non importa, quelle lacrime amare, me le porterò con me, in ricordo di un grande percorso condiviso per 10 mesi bellissimi. Non so se saremmo andati in C, avevano problemi con lo stadio. Poco importa. Ci teniamo stretti in percorso.

6) Dopo Abano si aprono le porte di una società ambizioni come il Matelica, sempre in copia con direttore Maniero?

Matelica è e rimarrà nel mio cuore. Un altro rigore sbagliato non ci consegna la C il primo anno. Soffro ancora. Il presidente tristissimo vuole smettere. Poi cambia idea e dice di voler proseguire. Altra annata da cuori forti, il Cesena vince, e noi ci prendiamo la Coppa Italia a Latina. Matelica consegna una meritata coppa alla Famiglia Canil e a Matelica. Che bello!!!

7) Che è successo il primo anno? Più 9 sulla Vis Pesaro, poi un finale di campionato thriller. Poi perso all’ultima giornata!

Dell’ultima partita ho raccontato. Aravamo a più 9 è vero, poi abbiamo perso lo scontro diretto in casa, e probabilmente quella sconfitta ha intaccato forte l’auto stima di tutti. Non siamo più stati perfetti come lo eravamo stati fino a quel punto, i trasferta abbiamo faticato sui campi dell’Abruzzo e Molise, in casa andava meglio. Ci siamo mangiati tutto il vantaggio, alla penultima eravamo però ancora in testa, dopo la partita vinta in casa con il Campobasso il 94’... vinto con il San Marino, e poi l’ultima drammatica trasferta ad Avezzano

8) A Matelica non ti sei fatto mancare proprio nulla???

No (ride), dopo quel rigore sbagliato, nasce Vittoria. Giusto due anni fa. L’ho deciso io il nome, Martina non era molto d’accordo, ma ero convinto che con quella squadra e in quel ambiente avremmo vinto. Invece capisco poco (ride) ma non potevo cambiare il nome dopo l’ultima di campionato... dopo pochi giorni è nata, io ho vinto lo stesso!!! Non solo, sono stato circondato dall’affetto dei tifosi, e del presidente che ancora deluso e triste per come si è concluso il campionato mi è stato vicino con la sua famiglia ed ha gioito con me per la nascita di Vittoria. Mauro Canil grande Presidente, ma ancor di più grande persona!!!

9) Secondo anno a Matelica vinci la Coppa Italia, che ti permette anche di andare a fare il patentino UEFA A per allenare in C...

Ripeto Emozioni Uniche!!! La Vittoria della Coppa è stato un premio a Tutti Noi, a chi ha creduto che dopo una caduta come quella come Avezzano ci si potesse rialzare più forti!!! Infatti 80 punti dietro ad un super Cesena, e la coppa a Latina contro il Messina!!!A Latina c’erano quasi 1000 persone da Matelica che conta credo 9000 abitanti. Bello!!! Finita la stagione penso che non posso fare di più e non voglio deludere il presidente lasciandogli questo bel ricordo e vado a Coverciano a fare il Patentino. Grande traguardo per me, che non ho mai giocato a calcio. Esperienza dura, tosta per impegno, ma che mi ha arricchito.

10) Trovi l’accordo con l’Adriese ma il tuo rapporto si interrompe dopo la terza di ritorno. Cosa non ha funzionato?

Arrivo ad Adria, contento e determinato. Società solida e unica. A tal proposito voglio sottolineare che nonostante l’emergenza sanitaria ed economica il Presidente Luciano Scantamburlo sta pagando gli stipendi. Credo sia tra i pochi in Italia. Piccola divagazione: ci sarà la fina di giocatori che il prossimo anno vogliono andare all’Adriese (ride). C’è grande entusiasmo, ma le cose vanno non come me lo aspettavo, troppi alti e bassi. Mi dispiace non aver ripagato la fiducia di questa società, mi dispiace davvero tanto per tutti, dirigenti e giocatori compresi, che soffrivano con me. Pago io, ed è giusto così... sono cose che succedono. Quello che non ha funzionato lo tengo per me, il che non vuol dire che ho dei sassolini da togliermi, assolutamente no, perché ci sono una serie di errori in buona fede da me commessi che probabilmente non ci hanno regalato le gioie che ci aspettavamo. Comunque, non tutto da buttare, infortuni importanti in giocatori importanti, in momenti particolari ci hanno tolto forza. Siamo stati , nonostante tutti, tra gli attacchi migliori in Italia (3 migliore attacco) e abbiamo cercato con lo staff e giocatori di essere professionali fino all’ultimo. Esperienza negativa che mi servirà da lezione.

11) Hai allenato ed incontrato parecchi giocatori, chi ti ha impressionato?

Tutti i miei giocatori mi hanno impressionato. Talvolta anche in negativo (ride). Scherzi a parte io mi innamoro dei miei giocatori, ogni anno per me sono i migliori al mondo perché mi danno tutto ciò che hanno e me lo mettono a disposizione. Poi sbagliano, ma non importa, io giudico il lavoro è la prestazione, ciò che fanno per la squadra. Mi piacerebbe citarli tutti quelli che mi hanno impressionato ma non posso, ne dimenticherei qualcuno e mi dispiacerebbe. Credo fermamente che il 95% dei miei giocatori siano stai impressionanti. E per questo devo davvero ringraziarli, non è scontato.

12) Si dice nell’ambiente che il suo metodo di lavoro sia unico. Cosa ha di diverso?

Non lo so. Conosco poco dei miei colleghi, avrei dovuto seguirli. Mi sento di dire che cerchiamo con il mio staff di approcciare la settimana per portare i giocatori ad una conoscenza importante dell’avversario attraverso filmati delle fasi di gioco dell’avversario della domenica. Poi cerchiamo di analizzare le cose e tradurle dentro il campo con esercitazioni, situazioni e partite. Mi piace l’uso prevalente della palla nelle sedute, monitorate con GPS. Mi piace molto la parte tattica, ma alcune volte rompo troppo le palle (ride) e dovrei farli divertire di più (ride)... poi oltre al campo ci sono i rapporti con i giocatori, tutti, chi gioca e chi non gioca. Troppo importante il livello empirico che si raggiungere per arrivare a dare tutto e fare risultati importanti.

13) Se tornassi indietro rifaresti tutto?

Con il senno di poi tutti potrebbero pensare con il Matelica primo mi potrei pentire di essere arrivato ad Adria o avessi fatto altre scelte sbagliate. Rifarei tutto quello che ho fatto perchè nel bene e nel male uno fa un'analisi personale e si rende conto degli errori che ha fatto, magari anche belle che ha fatto e perciò penso che Adria per me sarà dico purtroppo ma sarà anzi è stato un anno di crescita perciò rifarei tutto quello che ho fatto dall'inizio alla fine

 

14) Per il prossimo anno?

Per il prossimo anno penso prima si debba arrivare alla conclusione di questa stagione. Credo sia conclusa purtroppo per il Covid19. Qualcosa si sta muovendo da quello che posso sentire. Io ho ricevuto due brevi telefonate.

Ringraziamo mister Tiozzo per il tempo che ci ha dedicato e gli auguriamo un futuro pieno di soddisfazioni

Grazie a Voi

ILPIPPOCALCIO Red-azione Pippo

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