e' spesso il proprio io , l'egoismo il soddisfare i propri bisogni prima di tutto e prima degli altri. Un esempio che non e' sempre cosi c'e' lo offre un personaggio sportivo molto noto in provincia , parliamo di Marcello Benedetti attualmente Ds dell'Union Pro squadra di Eccellenza Veneta. Marcello lo si conosce per i suoi impegni calcistici che svolge da anni con eccellenti risultati. Parte come direttore sportivo nel 2004/2005 alla Muranese e nel 2006 vince il campionato di seconda salendo in prima categoria portando la squadra della sua isola in Promozione nel 2007/2008. Si trasferisce in terra ferma nel 2009/2010 alla Pro Mogliano in prima e con scala dalla prima categoria sino alla serie D poi passa al Mestre sino alla stagione 2017/2018 in serie C .Dal 2018/2019 e' il Deus ex Machina dell'Union Pro. Ma se siamo oggi qui a scrivere non e' certo per le imprese sportive. Vogliamo parlare dell'umanità di questa persona della forza d'animo e della disponibilità di Marcello di professione Vigile del Fuoco. La stampa locale pone in risalto la sciagura dell'isola di Murano causata dall'alta marea che ha colpito Venezia. Noi vogliamo parlare di ciò che e' accaduto a Marcello il Vigile del fuoco. Partito per il turno notturno il giorno della bufera , si trovava in servizio per le emergenze chiare a tutti quando la moglie ha mandato un disperato appello al marito corredato di video e immagini che mostravano la sua casa in isola completamente allagata. I figli e la mogli che cercavano di salvare il possibile dei suoi ricordi e suppellettili completamente distrutti dalla furia dell'acqua. I colleghi hanno esortato Marcello " va casa da to muier" lui in servizio ha PENSATO AGLI ALTRI a chi avevano bisogno perché in quel momento era al lavoro. Di fronte ai video sempre più allarmanti della sua abitazione ha prevalso il senso del dovere, quel senso del dovere che spesso ci fanno dire che I VIGILI DEL FUOCO SONO EROI Quando come Marcello appartieni a questo corpo hai dentro qualcosa di speciale che non viene minimamente ripagato dai quei 4 soldi dello stipendio, ma dal fatto che tu sei la per gli altri, I fatti del Ponte di Genova della Cascina esplosa sono al testimonianza chiara che queste persone sono essenzialmente speciali. Marcello siamo uniti a te alla tua famiglia ai tuoi figli di 18 e 20 anni che sono corsi in aiuto dei vicini la sera della sciagura. Segno di ciò che hai trasmesso da buon papa ai tuoi cari, quel senso di umanità e solidarietà oggi difficile da trovare. Non servono medaglie sportive encomi ma serve semplicemente un pensiero e una ammirazione per questi comportamenti che nonostante la disgrazia fanno pensare che esiste un mondo diverso e tu nei sei un degno rappresentante. Tutto e' stato distrutto a casa di Marcello , ma il tutto sono solo beni materiali e suppellettili, ma questi con l'aiuto e la solidarietà di tutti saranno ripristinati. Ciò che invece se rafforzato e' l'ammirazione la stima immensa verso quel corpo che tu degnamente rappresenti . Caro Marcello siii fiero di quello che hai fatto e di quello che hai trasmesso alle persone che ti vogliono bene. Ricordiamo anche l’episodio che lo vide salvare la vita a un bengalese caduto in acqua nella laguna. Un grosso abbraccio a te alla tua famiglia e Duri i Banchi. Un grosso abbraccio anche a tutti i veneziani colpiti da questo evento.
ILPIPPOCALCIO – Red-azione