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Giovedì, 28 Marzo 2019 16:21

Treviso-Miranese giovanissimi 2004. Insulti razzisti ad un calciatore 15enne del Treviso

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Non eravamo presenti ma leggiamo dalle testate regionali

dei quotidiani di un fatto gravissimo di razzismo. Tutto accade domenica mattina scorsa in una gara di Giovanissimi 2004  tra Treviso e Miranese , un giocatore della Miranese si rivolge ad un avversario 15enni di colore con frasi offensiva " Negro di m... adesso vedi...  ti sotterriamo vivo.. negro di m.... " Sembrerebbe che questo fosse accaduto durante una azione di gioco vicino alle panchine( senza che la Miranese facesse nulla )  e poi una seconda sotto le tribune tanto platealmente da suscitare la reazione dei genitori in tribuna. Offese pesanti dirette al 15enne calciatore scoppiato in lacrime, e nei giorni successivi talmente scosso da non voler più andare al campo di allenamento. Il tutto senza che il Direttore di gara prendesse provvedimenti, tant'e' che il presunto responsabile   ha terminato la gara. Un episodio violento che deve far riflettere , in primis va salvaguardata la tranquillità del ragazzo di colore che a oggi sembrerebbe non voglia più uscire di casa ; occorre ridare serenità al giovane atleta . Queste violenze sono  da condannare e deprecare perché gratuite e frutto di emulazione , vedi il caso di Koulibaly a San Siro. I Colpevoli vanno puniti e anche in maniera esemplare, bisogna agire in famiglia e poi in società calcistica, non si deve lasciar correre. Da questo punto di vista la Miranese non ha perso tempo, gia' dopo la gara c'e stata una chiacchierata tra dirigenti delle due squadre e sono arrivate le prime scuse  e in settimana sono arrivate pure quelle  formali. Il presidente della miranese intende fare chiarezza e per questo in via cautelare e' stata sospesa qualsiasi attività dei 2004 , perché e' necessario che vengano chiariti i fatti per individuare il colpevole , quindi non e' opportuno sparare nel mucchio. Il vice presidente della Miranese  Omar Lever  ci tiene a sottolineare che la Società Miranese non e' una società razzista e che non insegna certo ai suoi tesserati ad esserlo, per questo sta facendo tutti i passi del caso per individuare e punire il colpevole. Chi ha sbagliato pagherà'. Intanto noi vorremo far passare il messaggio per il ragazzo vittima. Tutti noi ti siamo vicino e le offese ricevute rimbalzeranno contro a chi le ha proferite

ILPIPPOCALCIO – Red-azione

Letto 1611 volte Ultima modifica il Giovedì, 04 Aprile 2019 08:55
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